a cura di Stefano D'Andrea
Il libro colloca la critica socialdemocratica all’Unione europea all’interno di un quadro più vasto: europeismo come forma di feticismo moderno, che scambia un oggetto (uno strumento degli Stati) per un soggetto politico delle relazioni internazionali; limitazione della democrazia degli Stati partecipanti; disfunzioni del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia; ingiustizia degli aiuti di stato «temporanei», la quale diverrebbe insensatezza, se dovessero durare decenni; inadeguatezza del diritto dell’economia di matrice europea, in una fase storica dominata da politiche industriali e protezioniste; dubbia compatibilità dell’Ue con lo Stato di diritto e altri profili ancora.
Con interventi di Marco Bolognese, Agostino Carrino, Omar Chessa, Stefano D’Andrea, Sergio Foà, Andrea Guazzarotti, Federico Losurdo, Massimo Pivetti.
Stefano D’Andrea insegna Diritto privato nell’Università della Tuscia. Oltre a due monografie di diritto privato e a numerosi saggi sulle più importanti riviste della disciplina, ha pubblicato nel 2022, per l’editore Rubbettino, il libro L’Italia nell’Unione Europea – Tra europeismo retorico e dispotismo illuminato. È presidente del Centro Studi sulla Costituzione e sulla Prima Repubblica (CPR), che ha promosso il convegno dal quale è germogliato il presente volume.
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SKU: 9791281543249
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