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Il rapporto tra il potere nascosto dello «Stato profondo» e la promessa di trasparenza delle democrazie costituzionali è da sempre complesso e controverso. Questo volume si interroga su come queste dinamiche si siano sviluppate, partendo dal concetto di «vincolo esterno», analizzato nelle sue dimensioni storiche e politico-istituzionali, fino ad arrivare al dominio tecnocratico contemporaneo, caratterizzato dal «pilota automatico» liberal-atlantista.
In questo numero, studiosi e analisti riflettono su come l’influenza di poteri nascosti abbia condizionato la storia repubblicana italiana, esplorando il ruolo delle élites e delle organizzazioni mafiose nel condizionare il sistema politico. Particolare attenzione è dedicata alla strategia della tensione e al caso Moro, per arrivare al passaggio dal crollo della Prima Repubblica all’ascesa del potere tecnocratico.
Infine, il volume offre una riflessione sul futuro dello Stato costituzionale, esplorando le dimensioni geopolitiche, economiche, sociali e antropologiche che ne costituiscono i presupposti. Come possiamo uscire dall’impasse attuale e rivitalizzare la nostra democrazia?
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INDICE
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Stato incostituzionale e vincolo esterno assoluto - Geminello Preterossi
GENEALOGIA DELL’ITALIA DEL VINCOLO ESTERNO
Le radici lontane dell’anti-Costituzione - Davide Conti
La via italiana al neoliberalismo: andata senza ritorno? - Mario Barbi
Il vincolo esterno, una strategia per il Risorgimento - Paolo Peluffo
Dal senso della (relativa) autonomia della politica al dominio tecnocratico del pilota automatico liberal-atlantista: la particolarità italiana - Fiammetta Salmoni
LA STRATEGIA DELLA TENSIONE FRA PASSATO E PRESENTE
L’operazione Moro: anatomia di un omicidio politico - Miguel Gotor
L’Italia delle stragi e degli omicidi eccellenti. Dalla strategia della tensione ad Aldo Moro e il sacrificio di Pier Paolo Pasolini - Simona Zecchi
L’Italia delle stragi: 1992-1993 - Stefania Limiti
1992–’93. Dal crollo della Prima Repubblica al primato dei tecnici e del vincolo esterno - Lorenzo Scartocci
Dalla parte della Costituzione - Luigi De Magistris
Intervista a Marco Travaglio - Silvia D’Autilia e Giulio Di Donato
DALLO STATO PROFONDO ALLO STATO CHE NON C’È
Da un arcano all’altro - Carlo Galli
I custodi dello stato - Carlo Magnani
Stato Profondo, segreto di Stato e influenze internazionali - Aldo Giannuli
Stato profondo: «l’abisso dal quale non vi è ritorno» - Germana Leoni
La gestazione «atlantica» della Repubblica Italiana - Giacomo Gabellini
La classe dirigente italiana tra conflitto strategico e costituzione debole - Marco Baldassari ed Emanuele Puglisi
L’Italia e le crisi: riflessioni tra filosofia e politica ai tempi della mancanza di alternativa - Mario Cosenza
LO STATO COSTITUZIONALE E I SUOI PRESUPPOSTI
Salvati dal multipolarismo? Appunti sui presupposti geopolitici di una nuova costituzione – Mimmo Porcaro
Sul rapporto tra democrazia e autoritarismo. Spunti provvisori - Pasquale Serra
Lo Stato costituzionale e i suoi presupposti: la dimensione economica - Massimo Aprea
Il lavoro è ancora un’ideologia? Riflessioni su lavoro e diritti a partire da Aris Accornero - Anna Cavaliere
La post-costituzione digitale. Appunti sull’a-democrazia liberale dell’homo informaticus - Sirio Zolea
I beni comuni: una distorsione della funzione sociale della proprietà – Flaviana Cerquozzi
Lo Stato costituzionale, i suoi presupposti e la sua crisi. Intervista a Massimo Luciani – Paolo Piluso
RUBRICHE
Match Point – L’abbrivio della Repubblica (13 giugno 1946) –Umberto Vincenti
Altrimenti – Il lato oscuro del potere, e il contrappeso, la grazia – Ilaria Palomba
MinCulTPop - Cazzotti, inseguimenti e colpi di Stato - Simone Luciani
Perché la fionda? Perché è lo strumento di chi si ribella all’oppressione. Di chi non può contare su grandi risorse materiali né gode di protettorati mainstream, ma mira dritto perché ha il coraggio delle idee. La forza dell’irriverenza, che fa analizzare in contropelo i luoghi comuni. La passione intellettuale e politica di chi non aderisce alle idee ricevute, ma sottopone tutte le tesi a una verifica attenta. L’ostinazione ragionata di chi non ha paura di smentire la propaganda, squarciando il velo della post-verità del sistema neoliberista. La lucida coerenza di non negare i fatti, o edulcorarli, per approfondire e cercare di capire di più, senza fermarsi di fronte alle convenienze, alle interpretazioni di comodo.
La fionda è uno spazio pluralista e libero di elaborazione culturale e politica, promosso da una comunità di persone che condivide alcune precise idee – statualiste, autenticamente democratiche e antiliberiste -, senza compromessi contraddittori né opacità furbesche. Ma che ha l’autentico desiderio di confrontarsi, di dare luogo a un dibattito vero, fecondo, senza tabù. Questo deve essere il tempo della nitidezza e dello spirito critico che non arretra di fronte a nulla. Solo così sarà possibile ripartire non gattopardescamente, ma cambiando paradigma.
La fionda di Davide contro Golia. Ma anche la fionda di Gian Burrasca.
Frombolieri
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Editore
Rogas
Marcovaldo di Simone Luciani
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Iscritto al n. 167/2023 del Registro Stampa del Tribunale di Roma
Iscr. ROC 35345
ISSN 2724-4946