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Nessuno sembra dubitare che Roma si sia affacciata al mondo allorché sorse la Città con il suo corredo, per quanto essenziale, di luoghi per l’esercizio del culto e del potere. Quando ciò sia accaduto resta un mistero; e nemmeno sappiamo se Roma sia davvero il nome originario. Nel libro il lettore è introdotto dentro una prospettiva diversa: l’ipotesi è che Roma, prima di divenire una Città, sia stata un’organizzazione comune – oggi diremmo un’istituzione – voluta dai popoli dei monti su cui sarà poi edificata l’Urbs. L’indagine si sposta così dai monumenti a quegli antichi abitatori che, superando conflitti culturali e d’interesse, compresero l’utilità di creare un’unione e di dar vita a una comunità coesa, il cui destino sarà determinato da un innato, eccezionale spirito di conquista.

Foto di copertina di Giorgia Zanon

 

Umberto Vincenti è professore ordinario di diritto romano e diritti dell’antichità nell’Università di Padova. Tra i suoi libri: Diritto senza identità. La crisi delle categorie giuridiche tradizionali (Laterza 2007); Diritti e dignità umana (Laterza 2009); I fondamenti del diritto occidentale. Un’introduzione storica (Laterza 2010); La Costituzione di Roma antica (Laterza 2017); Lo studente che sfidò il papa. Inquisizione e supplizio di Pomponio de Algerio (Laterza 2019). Per Rogas ha pubblicato Il Palatino e il segreto del potere. I luoghi e la costituzione politica della prima Roma (2022).

I PRIMI ROMANI. La Roma senza città - Umberto Vincenti

SKU: 9788899700966
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