IMMAGINI DI UNA TEOLOGIA MINORE
 
Che cosa è lo sport? Qual è la sua essenza antropologica? È possibile che questa attività umana così singolare presenti significati che vanno oltre il mero dato agonistico? Queste domande sono alla base delle riflessioni svolte in queste pagine, dove si proverà a dimostrare che, come avviene con l’arte, lo sport è una grande occasione personale di crescita culturale e spirituale. In una società che insegna a fare a meno della trascendenza, in nome di false teologie, la domanda di senso che sorge dal momento sportivo va accolta e valorizzata in tutta la sua portata. Il gesto atletico, sia quello del dilettante che a maggior ragione quello del campione, è rappresentazione ideale capace di rimandare a orizzonti religiosi: ne sono esempio le imprese, ripercorse in questo libro, compiute da personaggi come Maradona, Senna o Pantani. Nasce allora la suggestione di una teologia dello sport come insieme di immagini di una teologia «minore», come un’epifania profana che comunque segnala la inestinguibilità della domanda di significato trascendente nella vita quotidiana.

Carlo Magnani, laureato in Giurisprudenza e Filosofia, è ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico presso il Dipartimento di Scienze della comunicazione (Discui) dell’Università «Carlo Bo» di Urbino. Ha pubblicato diversi contributi e saggi di argomento giuridico e politico, tra cui Finché ci sono fake news c’è speranza (2021). Ha pubblicato anche L’anima dei borghi. Paesologia delle Alte Marche (2020). Si è occupato del rapporto tra filosofia e tennis in due libri, Filosofia del tennis. Profilo ideologico del tennis moderno (2011-2018) e Il genio, il pirata, il ribelle. La filosofia del tennis globale di Federer, Nadal e Djokovic (2022).